TAMBULELLO!

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TAMBULELLO!

TAMBULELLO! La nuova idea in casa Parini, dedicata ai più bambini più piccoli!

Come si fa a crescere a ritmo di musica? Con Tambulello, il ciclo di incontri promossi dal Centro Studi Parini: un corso di espressione musicale con percussioni per bambini dai 3 ai 6 anni!

Perché proprio le percussioni?

Perché le percussioni, intese come scuotere, battere, muoversi, sono uno strumento che accentua il carattere vibrazionale e ritmico della musica che i bambini sanno gestire in modo spontaneo e diretto e per questo possono mettere in gioco la propria personalità in crescita.

Le percussioni sono uno strumento primitivo e immediato, forse il primo strumento musicale utilizzato dall’uomo, fa parte proprio del nostro DNA.

Inoltre il percorso va a riprendere il rapporto che il bambino ha avuto per nove mesi con la mamma, durante la gravidanza sente suoni e rumori che sono per lo più percussori: il sangue, il battito del cuore, i rumori dell’intestino. Questi si possono considerare i primi cardini della comunicazione tra mamma e bambino e questo percorso mira a mettere in connessione quel mondo interno con quello esterno in cui il bambino cresce e forma la propria emotività.

Come si svolgono gli incontri?

I bambini usano le percussioni ognuno a modo proprio, come sanno fare individualmente, ma c’è un operatore, Claudio Miele che naturalmente conduce l’incontro e crea la situazione per cui i bambini usino le percussioni. Richiediamo che i bambini siano accompagnati non solo per una questione di sicurezza ma anche per i fini stessi del percorso educativo, perché in questo modo i genitori anche se non partecipano attivamente sono comunque coinvolti e si crea un punto di contatto diverso da quello gestito quotidianamente.

Parliamo di mamma e papà ma possono essere anche zie, sorelle, cugini, nonni, baby sitter, però la presenza dell’adulto è fondamentale ai fini dello sviluppo e della crescita emotiva, sensazionale e percettiva che viene messa in campo durante il percorso.

La sala è attrezzata e l’operatore accoglie i bambini e gli fornisce materiali che spesso non sono veri e propri strumenti ma oggetti presi dalla quotidianità che il bambino riconosce facilmente, per esempio biberon, scatole riempite di  bottoni o anche il proprio corpo, e che per questo usa anche con maggiore dimestichezza. Abbiamo previsto un solo incontro a settimana perché lavorare con le percussioni muove molta energia che deve sedimentare e devono poi metabolizzare.

Perché la musica?

Perché è un mezzo che permette di entrare in contatto con le cose e le persone senza mediazioni, la musica che si genera è solo ed
esclusivamente quella prodotta dal singolo e poi dal gruppo e la
situazione è del tutto informale.

Bisogna avere un caos dentro di sé
per generare una stella danzante
(Nietzsche)

Una situazione del genere può apparire caotica ma è finalizzata a liberare e vivere le emozioni in maniera libera, assoluta e sana, cosa fondamentale per la crescita serena dei più piccoli.

Alcune volte canalizzare le energie e l’emotività in attività come queste serve anche a “tranquillizzare” i bambini, anziché un dispendio frammentario di energie e attenzione, le si usano per qualcosa di propedeutico alla crescita.

L’obiettivo è quello di favorire una crescita serena, imparando a esprimere le proprie emozioni in maniera libera e sana ma divertendosi.

Da dove è nata l’idea?

L’idea nasce da conoscenze e teorie di musicoterapia che prevedono di imparare fin da piccoli a convivere con le emozioni più profonde,
vivendole senza irrigidirsi.

E questa fascia di età, prima che inizino la scuola elementare, è quella più indicata perché il bambino è ancora molto libero e un’attività di questo genere predispone, appunto, il bambino a una buona crescita.

Inoltre il Centro Studi Parini, nato a Parma due anni fa da un gruppo di insegnanti, lavora con i ragazzi, e a volte anche adulti, che per le ragioni più svariata, sono rimasti indietro nel percorso scolastico, svolgendo attività di recupero. Molte volte ci siamo accorti che i problemi che stanno dietro una bocciatura o la perdita e l’abbandono della scuola sono anche legati a difficoltà emotive e caratteriali, spesso il lavoro che ci vuole non è solo didattico e scolastico ma anche psicologico e allora ci siamo detti: perché non cercare di intervenire a monte dei problemi, quando i bambini sono piccoli e in crescita e contribuire a creare adulti sereni e completi? Il nostro percorso, ovviamente, non è l’unico strumento possibile ma può essere un inizio. Imparare a esprimersi, e facendolo divertendosi, vuol dire comunque imparare.

E il nome del percorso? Tambulello?

La parole naturalmente è “tamburello” ma l’abbiamo volutamente lasciata come la pronuncerebbe un bambino di tre anni prima di iniziare a parlare e scrivere in maniera corretta!!

 

 

A tal proposito, PARMAKIDS (www.parmakids.it) il quale ringraziamo calorosamente, ha avuto l’occasione di intervistare il nostro Presidente!

 

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università
Sessione autunnale

Sessione autunnale degli esami universitari in tilt!

Università, ecco perché saltano gli esami di settembre

Sciopero università

Anche se l’anno accademico non è ancora iniziato, c’è grande fermento intorno al mondo dell’università. Da una parte le aspiranti matricole che si preparano per i test d’ingresso 2017: la prossima settimana saranno impegnate nei test per i corsi ad accesso programmato nazionale: Medicina, Veterinaria, Architettura. Dall’altra le importanti novità che riguardano il mondo accademico: da quest’anno infatti gli studenti che soddisferanno diversi requisiti avranno la possibilità di studiare gratis. Mentre per tutti gli studenti iscritti ad anni successivi al primo c’è una cattiva notizia che riguarda lo sciopero di cui vi avevamo parlato qui.

UNIVERSITA’: LO SCIOPERO E I TEST D’INGRESSO 2017

Le future matricole impegnate con le prove d’ammissione 2017 non si devono preoccupare: i test d’ingresso si terranno regolarmente. Inoltre molti saranno gli studenti che, una volta presentata una dichiarazione ISEE che rientra nei limiti imposti dalla Legge di Bilancio, potranno studiare gratis, o quasi, all’università.

Lo sciopero annunciato dai docenti a luglio è imminente. Saranno coinvolti oltre 5.000 professori e ricercatori universitari di 79 atenei italiani che bloccheranno la sessione autunnale per denunciare cinque anni di blocco degli scatti salariali. Che conseguenze avrà sul mondo dell’università? Sappiamo che verranno garantite le attività legate ai test d’ingresso e alle lezioni ma gli studenti dovranno fare a meno di un appello post vacanze. Gli studenti che si erano prefissati di rimandare uno o più esami della sessione estiva a settembre, dovranno aspettare l’appello successivo di quella autunnale.

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Scuole per Medici

Scuole per Medici : come è possibile che una su dieci non sia regolare?

Quando il Miur si “muove”, vuol dire che c’è sempre qualcosa che non va. A ridosso dell’inizio del nuovo anno accademico, tutto deve essere in ordine.

Eppure da lì escono i cardiochirurghi, rianimatori, oncologi, ortopedici, ginecologi e anestesisti del futuro: eppure una scuola di specializzazione su dieci che oggi in Italia prepara i giovani medici alla professione è senza i requisiti minimi di qualità. È quanto emerge da documenti riservati all’esame in queste ore del ministero della Salute di Beatrice Lorenzin e di quello dell’Istruzione di Valeria Fedeli. Un dossier scottante dove viene messo nero su bianco che 135 scuole di specializzazione su 1.433 non sono in grado di formare al meglio.

Ma come è possibile?

Le bocciate

La convinzione è dell’Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica, una costola tecnica dei due ministeri. Il parere l’ha stilato dopo un lavoro di due anni sulla base di criteri come la presenza di spazi adeguati e laboratori specifici nelle sedi universitarie, la garanzia di standard assistenziali di alto livello negli ospedali dove viene svolto il tirocinio e l’esistenza di indicatori di performance per l’attività scientifica dei docenti. Il suggerimento dell’Osservatorio è di non concedere alle 135 scuole universitarie l’autorizzazione a insegnare e a fare in contemporanea lavorare in corsia gli specializzandi in ospedali convenzionati con l’Ateneo. Neppure la metà delle scuole è davvero in regola (47,2%), altrettante (43,3%) sarebbero da autorizzare con riserva (devono dimostrare di avere i requisiti), il 9,4 per cento da bocciare (2 risultano non valutabili). «La nostra proposta è elaborata sulla base di elementi oggettivi e non discrezionali, valorizzati anche grazie all’adozione di algoritmi condivisi collegialmente — si legge nel verbale secretato della riunione dell’Osservatorio dell’8 agosto convocata d’urgenza, dopo che il ministero della Salute ha tentato di bloccare le esclusioni —. Le deliberazioni sono state assunte anche sulla base di valutazioni effettuate dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) e dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che si sono avvalse di parametri oggettivi». L’elenco delle 135 è lungo e attraversa l’Italia. In alcuni casi le scuole di specializzazione fanno riferimento ad Atenei del Sud (come Bari, Catanzaro, Messina e Napoli). Ma tra le bocciate non mancano scuole della Bicocca e dell’Humanitas di Milano, di Pisa, della Sapienza e di Tor Vergata di Roma. Secondo l’Osservatorio non dovrebbe essere insegnata la Cardiochirurgia all’Aldo Moro di Bari, né alla Magna Graecia di Catanzaro, la Chirurgia generale all’Università degli Studi di Cagliari, l’Ematologia alla Gabriele D’Annunzio di Chieti e Pescara, la Neurochirurgia né a Genova e neppure alla Tor Vergata di Roma, la Chirurgia toracica a Pavia e quella pediatrica a Foggia(la lista completa è pubblicata su Corriere.it).

I parametri

La proposta di esclusione delle 135 nasce dal «combinato disposto di più parametri negativi». Nell’Osservatorio, guidato dall’endocrinologo di Padova Roberto Vettor, siedono 16 figure universitarie di prestigio, da ordinari di Medicina a presidi di facoltà. Il giudizio, però, non è vincolante né definitivo (tra due anni le scuole che hanno corretto il tiro potrebbero essere riammesse). Adesso spetta ai ministeri della Salute e dell’Istruzione decidere se inserire le 135 scuole nella rete formativa italiana (il procedimento tecnico si chiama accreditamento) o escluderle almeno per il momento. Dalle carte in possesso del Corriere risulta che soprattutto il ministero della Salute intende muoversi con prudenza, lamentando una carenza di motivazioni nei pareri formulati dall’Osservatorio. Una posizione non condivisa dagli autori del dossier: «Gli elementi che hanno portato alla decisione — scrivono — sono consultabili in ogni momento e mostrabili a qualunque soggetto portatore di interesse concreto». È la prima volta che le scuole di specializzazione vengono censite e valutate in base a criteri precisi. Finché non sarà presa una decisione sul da farsi, il concorso per l’ingresso nelle scuole di specializzazione atteso da 13 mila neolaureati in Medicina è destinato a restare bloccato (per questo il ministero dell’Istruzione sta facendo pressioni giornaliere sui colleghi della Salute). Il rischio è di non arrivare in tempo per l’inizio di novembre, anche se il Miur assicura che il concorso si farà con le nuove o le vecchie regole. Il nervosismo dei giovani candidati cresce di ora in ora.

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Docenti in cattedra dal primo giorno

Scuola, Fedeli: “Al lavoro per un avvio ordinato del prossimo anno: assunzioni entro il 14 agosto, docenti in cattedra dal primo giorno”

 

Un cronoprogramma serrato per garantire un avvio ordinato del prossimo anno scolastico. Lo ha illustrato oggi la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, nel corso di una conferenza stampa al Ministero spiegando che “il Miur lavora da oltre sei mesi per questo obiettivo. è un impegno preso con la scuola, con le ragazze e i ragazzi, con le loro famiglie – ha sottolineato la Ministra -. Rispetto al 2016/2017 abbiamo operato per concludere ogni attività almeno un mese prima”.

L’avvio di ogni anno scolastico, ha spiegato Fedeli in conferenza, richiede un lavoro “dietro le quinte molto importante del Ministero e delle scuole. Le procedure sono molte: iscrizioni, composizione degli organici, mobilità del personale, assunzioni in ruolo, assegnazioni provvisorie, supplenze. Stiamo lavorando a tutto fin dal primo giorno di insediamento del governo. È stata una scelta precisa affinché studentesse e studenti possano avere le docenti e i docenti in cattedra all’apertura dell’anno e tutto possa partire al meglio, anche le novità previste dai decreti attuativi della Buona Scuola”.

In particolare, durante la conferenza di oggi, è stato ricordato che quest’anno saranno 52.000 i posti disponibili per le assunzioni, compresi i 15.100 in più previsti dalla Legge di Bilancio grazie alla trasformazione di una parte dell’organico di fatto in organico di diritto. Le procedure per le assunzioni, ha assicurato la Ministra, si concluderanno “entro il 14 agosto, con decorrenza dei contratti dal primo settembre. Lo scorso anno si chiusero il 15 settembre”.

Grazie all’intesa siglata con le organizzazioni sindacali il 21 giugno scorso, lavoro d’anticipo anche per le assegnazioni provvisorie che si concluderanno entro il 31 agosto. Per la mobilità, che quest’anno è stata ordinaria e volontaria, buona parte dei risultati sono già stati pubblicati: il 21 luglio usciranno gli ultimi, quelli della scuola secondaria di II grado. Attraverso l’accordo sulla mobilità sottoscritto con i sindacati il 29 dicembre, a due settimane dall’insediamento del Governo, vengono tutelati il diritto delle docenti e dei docenti a spostarsi, ma anche quello delle alunne e degli alunni a formarsi adeguatamente e ad avere garantita la continuità didattica.

Sì alla tutela dei diritti, no agli abusi: questa la linea sui controlli relativi all’utilizzo della legge 104. “Dobbiamo agire a tutela di chi ha veramente bisogno – ha detto la Ministra – per questo oggi scriverò a Inps, Regioni e Ministero della Salute affinché sia aperto un tavolo per controlli e monitoraggi”.

Tempi più rapidi anche per l’assegnazione delle supplenze annuali: verranno effettuate entro la metà di settembre, in corrispondenza dell’inizio delle lezioni, garantendo alle ragazze e ai ragazzi continuità didattica e rispetto del diritto allo studio. L’anno scorso le procedure si conclusero ad ottobre. In più, grazie alle nuove assunzioni, il numero delle supplenti e dei supplenti si ridurrà di almeno 15.000 unità.

“Le nostre giovani e i nostri giovani avranno la possibilità di confrontarsi già dall’avvio del prossimo anno scolastico con le innovazioni introdotte dai decreti attuativi della Buona Scuola, entrati in vigore lo scorso 31 maggio – ha chiuso Fedeli -. Questa settimana va in Conferenza Stato-Regioni la proposta di ripartizione dei fondi per la costruzione di nuovi Poli per l’infanzia 0-6 anni. A settembre avremo la ripartizione del Fondo da 209 milioni per l’ampliamento dei servizi per questo ambito. Alla primaria partiranno i Poli ad orientamento artistico e performativo. Finalmente più pratica e cultura dell’arte e della musica nelle scuole”. Mentre “nella secondaria di I grado cambiano gli Esami: a settembre arriverà la circolare per informare scuole, alunne e alunni, famiglie. Da quest’anno arriva anche la prova di certificazione della lingua inglese a cura dell’INVALSI”. Nella secondaria di II grado, con l’inizio dell’anno scolastico, arrivano “il nuovo portale sull’Alternanza Scuola-Lavoro e la Carta dei diritti e dei doveri in Alternanza”.

Ovviamente, ha chiuso la Ministra, “questo risultato è e sarà possibile solo grazie all’impegno di tutte le componenti della scuola, dirigenti scolastici, personale amministrativo, docenti, funzionari del Ministero e degli Uffici scolastici regionali, che proseguiranno l’intensa attività anche nei mesi estivi. Voglio ringraziarli perché ciascuno, facendo il proprio dovere e dando il proprio contributo, sta mettendo al centro del sistema scuola le necessità e le aspettative di studentesse e studenti”.

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Campagna Iscrizioni

Campagna Iscrizioni A.S. 2017/2018

Il Centro studi G. Parini offre la possibilità di recuperare anni scolastici, programmazioni ed orari mirati in base alle singole esigenze.

Centro Studi G.Parini

Dal 1 Maggio sono aperte le iscrizioni al nuovo anno scolastico 2017/2018 : Licei, Ragioneria, Geometri ecc…

Sconti particolari a chi effettua l’iscrizione entro e non oltre il 30 Giugno 2017.

Il Centro Studi resterà aperto in estate per corsi estivi, ripetizioni private, aiuto compiti vacanze e test di ingresso.

Per informazioni rivolgersi al Centro Studi dal lunedi al venerdi dalle 9-12 telefonando ai numeri 324/6969699 e 0521/573963 e al pomeriggio telefonando al numero 324/6969699 .

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I voti e le bocciature fanno male

I voti e le bocciature fanno male agli studenti e alla scuola ?

Alla fine i voti sono rimasti anche nella scuola primaria e media. Ministra e governo hanno avuto paura di andare contro l’opinione prevalente degli insegnanti, già abbondantemente irritati per alcune pessime conseguenze della legge della buona scuola, e contro diversi opinionisti di peso, che vedono nei voti e nelle bocciature i simboli di una scuola seria e rigorosa.

Insegno nella scuola elementare da 38 anni e continuo a domandarmi come sia concepibile affibbiare a un bambino un voto in geografia, italiano o matematica nei primi anni di scuola. A chi stiamo dando quel voto? Al grado di istruzione della sua famiglia? Al grado di ascolto che hanno avuto le sue prime parole a casa? Alle esperienze che ha avuto la fortuna di fare? Al destino che ha fatto giungere proprio qui la sua famiglia da campagne analfabete o dalle periferie di qualche megalopoli africana o asiatica?

Sono convinto che quei voti non abbiano alcuna giustificazione e non contengano alcun valore pedagogico. Eppure un peso ce l’hanno, eccome! È a partire da quei primi voti, attesi da casa con sempre maggiore trepidazione, che la bambina o il bambino comincerà a scivolare e collocarsi, come la pallina di una roulette, dentro alla casella data da una classifica arbitraria di presunti meriti, che aumenteranno o avviliranno grandemente la sua fiducia in se stesso.

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5 consigli per non farsi bocciare

La fine dell’anno è ormai alle porte, ma non è ancora arrivato il momento di andare nel panico. Se sei sul sottile confine della sufficienza, infatti, hai ancora tempo per rimediare ed evitare la bocciatura. Per questo motivo, ti saranno utilissimi i 5 consigli per non essere bocciati.

1. Fai attenzione a non essere bocciato per le assenze

Può sembrare un punto banale ma in realtà non lo è affatto. Anzi, è una delle prime cose a cui badare per non essere bocciati. Seconda la normativa vigente, se si è assenti per più di un quarto delle ore di lezione che vengono svolte durante l’anno, si viene automaticamente bocciati. Per capire quante assenze fare per non essere bocciati, basta consultare il POF della vostra scuola e vedere quante sono le ore di lezione totali che vengono svolte in un anno. In media, un quarto delle ore totali, corrisponde a circa 50 giorni di assenza. Quindi, se ti manca poco per superare questa cifra state molto attenti: sei ancora in tempo per evitare di essere bocciati!

2. Tieni sempre una buona condotta

Per non essere bocciati, bisogna avere almeno 6 in condotta. Al di sotto della sufficienza si viene automaticamente bocciati, anche se si hanno dei voti altissimi in tutte le materie. Ad ogni modo, va detto che si dà un 5 in condotta solo se uno studente ha commesso atti estremamente gravi. Per esempio, se hai tentato di bucare le ruote dell’auto del tuo prof, potresti essere a rischio bocciatura a causa della tua condotta. In caso contrario, puoi stare tranquilli.

3. Ottieni la sufficienza in tutte le materie

Cercare di avere la media del 6 in tutte le materie è fondamentale. Nel caso in cui, però, dovessi arrivare alla fine dell’anno con una o due insufficienze, non dovresti essere bocciato. In questo caso, infatti, il consiglio di classe decide quasi sempre di assegnare dei debiti formativi. Tuttavia, ti consigliamo di fare un piccolo sforzo perché, anche se non dovessi essere bocciato, dovrai comunque recuperare i debiti formativi prima dell’inizio dell’anno scolastico: se non ci riesci, non potrai evitare la bocciatura. Quindi, ti ritroveresti a dover studiare tutta l’estate mentre i tuoi amici saranno in vacanza.

4. Non fare arrabbiare i prof

Avere un buon rapporto con i prof è indispensabile, anche se ti sono antipatici. Quindi, se hai la sensazione di non essere troppo simpatico a qualche vostro insegnante, la cosa peggiore che puoi fare è rispondergli male o, addirittura, smettere di studiare per la sua materia. Altrimenti, agli scrutini finali, farà di tutto per farti bocciare anche con poche insufficienze. Piuttosto, anche se è difficile, cerca di rimediare. In che modo? Cercando di farti trovare sempre pronto alle interrogazioni, andando volontario, facendo domande a lezione. Insomma, comportandoti da “studente modello”, almeno per questi mesi di fine anno. In questo modo, potrai evitare la bocciatura e la seccatura di essere sempre la “vittima preferita” dei vostri prof.

5. Saper chiedere aiuto

Tuttavia, se hai sempre avuto insufficienze e la tua pagella di metà anno assomigliava ad una schedina, ci rendiamo conto quanto sia difficile recuperare un anno intero di studio arretrato in pochi mesi. Il piano di emergenza in questo caso è renderti conto di ciò che puoi riuscire a fare da solo, e ciò per cui invece hai bisogno di aiuto. I tuoi compagni di classe più bravi possono darti una mano per non rischiare la bocciatura. Potresti, infatti, farti passare i loro appunti, farti spiegare gli argomenti che non ti sono chiari oppure studiare insieme a loro. In questo modo, potresti “sbloccarti” e riuscire a recuperare le insufficienze. E poi, chissà che da tutto questo non possa anche nascere una bella amicizia con un tuo compagno di classe.

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stress da esami
Stress da esami ?

Il secondo semestre sta finendo e con il pensiero siete già al tour de force a cui vi costringerà l’incombente sessione estiva.Questo vi procura non pochi mal di pancia, un po’ di insonnia ed anche un certo bisogno di mangiare ad ogni ora del giorno. Lo stress è arrivato e voi siete le sue vittime. Ma come ridurlo in maniera da affrontare con più tranquillità lo studio in vista degli esami?

EUSTRESS E DISTRESS – Lo stress altro non è che una sindrome in risposta ad una serie di eventi che mettono sotto pressione, come appunto possono essere gli esami. Può essere positivo o negativo. Nel primo caso ci troviamo di fronte all’Eustress, ossia a quello stress che convogliamo in energie produttive che, carichi di adrenalina, ci permettono di lavorare, studiare e svolgere tutte quelle attività che facciamo quotidianamente. In pratica, questo tipo di stress è indispensabile alla vita. Nel secondo caso, invece, ci troviamo di fronte al Distress, lo stress cattivo che ci fa sentire continuamente sotto pressione causandoci malesseri emotivi e fisici.

 

DISTRESS, COME RIDURLO? – A questo punto diventa lampante che dovete fare in modo che tutto il vostro stress diventi Eustress. Ma come? Semplice, attuando tutta una serie di comportamenti atti a ridurre il Distress e a farvi vivere serenamente il periodo di studio che vi separa dagli esami. Prima di tutto dovete:

  1. Evitare di fare accumulare lo studio negli ultimi giorni che vi separano dalla data dell’esame: organizzatevi, create una piccola tabella di marcia ed iniziate a studiare già da ora sui vostri appunti;
  2. Fate delle pause: aiutano la mente a non affaticarsi troppo e ad ossigenarsi. Stare tutto il giorno chini sui libri non giova alla vostra salute, quindi spezzate i momenti di studio e, perché no, concedetevi una breve vacanza per recuperare le energie tra la fine del semestre e l’inizio della sessione estiva. Per esempio, potreste partire per una gita di un giorno se non addirittura per un week-end e recuperare le forze al mare, in una città d’arte, tra i boschi o in un agriturismo. Tornerete a studiare meno stressati e più forti di prima;
  3. Alternate i momenti di studio individuale a quello in compagnia: ripetere le nozioni e gli argomenti studiati insieme ai propri amici di corso rende lo studio meno pesante e più semplice. Inoltre, condividere la vostra “pena” con i vostri compagni di sorte vi aiuterà ad allentare la tensione tipica dello stress;

 

  1. Mangiare, ma correttamente: lo stress spesso ci porta a cercare qualcosa da sgranocchiare in diverse ore del giorno e, spesso, anche della notte. Questo non fa bene né alla nostra alimentazione, né alla nostra forma fisica. Se proprio non riuscite a frenare il bisogno di aver qualcosa da masticare, almeno mangiate tutti quei cibi utili a ridurre lo stress: pesci grassi, salmone, verdure a foglia verde scuro, manzo, legumi e cereali integrali sono i cosiddetti “cibi del buonumore”;
  2. Fate attività sportiva: una corsa al parco, una passeggiata o un pomeriggio in palestra aiutano il corpo a scaricare la tensione;
  3. Evitate alimenti stimolanti: dite no al troppo caffè, al the e alle sigarette che, se usati in eccesso, non fanno altro che aumentare il vostro livello di stress negativo.

 

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I Migliori Atenei Italiani

Come ogni anno  per gli studenti  arriva il momento della scelta dell’Università. Qual è l’ateneo migliore  in cui studiare? Si chiederanno a breve i ragazzi. Per rispondere a questa domanda può essere utile consultare le varie classifiche che ogni anno mettono a confronto le diverse università italiane tra cui, anche quest’anno, spicca quella stilata dal Sole 24 Ore, un appuntamento davvero imperdibile per chi ha bisogno di un po’ di orientamento e non solo.

La classifica delle università si legge su internet: sono disponibili online, da lunedì 9 gennaio, i dossier di documentazione, con tutti i dati di base in formato excel aperto, sulla base dei quali sono stati costruiti i 12 indicatori, dall’attrattività alla sostenibilità. dalla mobilità internazionale ai voti degli studenti. Le classifiche sono state anticipate sul Sole 24 Ore del 2 gennaio: nella versione digitale consentono ora ai lettori di esaminare in dettaglio ognuno dei 12 indicatori e anche di modificarne il peso relativo ai fini delle graduatorie complessive.

Dai punteggi dei singoli indicatori sono state infatti ricavate due classifiche parziali e una classifica generale:

la prima classifica parziale è dedicata alla didattica e utilizza i primi nove indicatori (attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, voto degli studenti e occupazione);

la seconda è invece relativa alla ricerca e deriva dagli altri tre indicatori (qualità della produzione scientifica, competitività della ricerca, qualità dei dottorati).

Il punteggio attribuito a ogni ateneo in queste due classifiche è dato dalla somma dei punteggi ottenuti nei singoli indicatori, diviso per il numero di indicatori a cui l’ateneo partecipa.

La graduatoria generale, infine, è stata realizzata calcolando la media dei punteggi ottenuti da ogni ateneo nelle due classifiche parziali relative a didattica e ricerca. Sia i dodici indicatori sia le classifiche finali sono distinte per università statali e università non statali. L’elaborazione presentata il 2 gennaio sul Sole 24 Ore ha assegnato il primo posto a Verona per gli atenei statali (seguita da Trento e, al terzo posto, la coppia Politecnico di Milano e Bologna), mentre per le non statali i primi tre posti sono andati alla Luiss, alla Bocconi e al San Raffaele.

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Maturità 2017

Maturità 2017

Date di inizio :

  • Prima prova : mercoledì 21 giugno
  • Seconda prova : giovedì 22 giugno
  • Terza prova: lunedì 26 giugno

Prima prova sarà uguale per tutti :

  1. Analisi del testo
  2. saggio breve
  3. Tema storico
  4. Tema di attualità

Seconda prova diversa per ogni indirizzo di studio :

I Licei
Le materie per la seconda prova sono: Latino al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Matematica al Liceo scientifico – opzione Scienze Applicate; Lingua straniera 1 al Liceo linguistico; Scienze umane al Liceo delle scienze umane; Diritto ed economia politica al Liceo delle scienze umane – opzione Economico sociale; Discipline artistiche e progettuali, caratterizzanti l’indirizzo di studi nel Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione al Liceo musicale; Tecniche della danza al Liceo coreutico;

Gli Istituti tecnici
Tra le materie scelte per i Tecnici: Economia aziendale per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing; Discipline turistiche e aziendali per il Turismo; Impianti energetici, disegno e progettazione per l’indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia – articolazione Energia; Struttura, costruzione, sistemi impianti del mezzo per l’indirizzo Trasporti e  Logistica; Topografia per l’indirizzo Costruzioni, Ambiente e  Territorio.

Gli Istituti professionali
Tra le materie scelte per i Professionali: Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera – articolazione Enogastronomia; Tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo Servizi commerciali; Tecniche di produzione e di organizzazione nell’indirizzo Produzioni industriali e artigianali – articolazione Industria; Linguaggi e tecniche della progettazione e comunicazione audiovisiva per l’indirizzo Produzioni industriali e artigianali – articolazione Industria, opzione Produzioni audiovisive.

Sulla pagina del sito del Miur dedicata all’Esame di Stato (http://www.istruzione.it/esame_di_stato/index.html) è disponibile l’elenco di tutte le materie. È disponibile anche l’elenco delle discipline affidate a commissari esterni.

Per sapere le materie commissari esterni  http://www.studenti.it/materie-commissari-esterni-maturita-2017-uscita-miur.html

Terza prova sarà preparata dalla commissione .

Ultimo ostacolo la prova orale .

Il Centro Studi G.Parini vi augura un buon lavoro