Aggiornamento graduatorie di istituto 2017

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Aggiornamento graduatorie di istituto 2017

Aggiornamento graduatorie di istituto 2017 personale docente ed educativo

È stato approvato il Decreto Ministeriale n. 374 dell’1 giugno 2017. di aggiornamento graduatorie di istituto 2017 della II e la III fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo con validità per gli anni scolastici 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020.
Per le domande c’è tempo fino al 24 giugno 2017  e si possono utlizzare i modelli  A/1, A/2 e A/2bis.

Per la scelta delle sedi sarà disponibile tramite POLIS il modello B dal 1 al 20 luglio 2017.

La I fascia delle graduatorie di cui al presente decreto è aggiornata a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020, in attuazione di quanto disposto dall’art. 1, comma 10 bis del Decreto Legge 30 dicembre 2015 n. 210, convertito in Legge 25 febbraio 2016 n. 21.

MODELLO A1
Riservato a chi chiede l’inclusione in graduatorie di II fascia per gli insegnamenti per cui è in possesso della relativa abilitazione o idoneità, ai sensi dell’art.2 del decreto.

MODELLO A2
Riservato all’aspirante che chiede l’inclusione nelle graduatorie di III fascia per gli insegnamenti per cui è in possesso del relativo titolo di studio secondo le indicazioni di cui all’ art. 2 del decreto, esclusivamente per uno dei seguenti casi:

  • aspiranti che chiedono l’inclusione in terza fascia soltanto per insegnamenti in cui non figuravano nelle precedenti graduatorie di circolo e di istituto del triennio scolastico 2014/2017;
  • aspiranti che chiedono l’inclusione in terza fascia soltanto per insegnamenti in cui già figuravano nelle precedenti graduatorie di circolo e di istituto del triennio scolastico 2014/2017.

MODELLO A2 bis
Riservato all’aspirante che chiede l’inclusione in terza fascia sia per gli insegnamenti per cui è già iscritto in graduatorie di terza fascia del precedente triennio scolastico 2014/17, che per nuovi insegnamenti.

MODELLO B
È il modello per la scelta delle sedi che sarà disponibile nella sezione dedicata “Istanze on line – presentazione delle Istanze via web – Inserimento mod. B”, conformemente al codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nei termini indicati.

Per scaricare le domande clicca qui

 

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Fedeli: “Scuole aperte anche in estate”

 Fedeli: “Scuole aperte anche in estate”

 

 

Fedeli “Scuole aperte anche in estate”, per venire incontro ai genitori. È l’obiettivo del piano che sta mettendo a punto la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Un obiettivo ambizioso ma su cui la ministra punta molto e su cui i tecnici del ministero stanno già lavorando.

La richiesta delle famiglie

Centinaia di genitori hanno scritto al ministro per chiederle aiuto. La ministra ha letto e ha deciso di sostenere le richieste ” scuole aperte anche d’estate”. Una prima bozza del piano potrebbe essere pronta dopo l’estate in modo da essere annunciata ufficialmente all’inizio del prossimo anno scolastico. E tra le associazioni di genitori si inizia a parlare della disponibilità della ministra e a raccogliere le adesioni per un futuro incontro.

 

Formazione o assistenza?

Qualcosa insomma si sta muovendo. Nessuno è in grado di dire se Valeria Fedeli  riuscirà dove in tanti hanno fallito in passato ma la disponibilità e la voglia di farcela da parte sua c’è tutta. Il problema principale lungo la sua strada sarà superare gli ostacoli dei professori. Pino Turi, segretario generale della Uil scuola: «Per noi quello che conta è tenere ben distinta l’assistenza dalla scuola vera e propria. Sono due funzioni distinte. Dal mio punto di vista le scuole aperte non è un servizio assistenziale e sociale ma una funzione dello Stato molto precisa che attiene alla formazione degli studenti. La scuola forma i bambini, non li assiste. Se questo è il significato, pensare di tenere le scuole aperte tutto l’anno è una stupidaggine».

 

Un problema antico

Il problema però esiste, e non da quest’anno. Una direttiva del 1997 prevede che le scuole restino aperte. Quasi dieci anni fa Francesco Rutelli, allora ministro dei Beni Culturali, provò ad affrontare la questione da un’ottica diversa, proponendo una diversa distribuzione delle vacanze. Il tema è stato poi sollevato anche da Mario Monti che, da premier, abbozzò una riforma del calendario scolastico. L’ultimo a provarci è stato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Senza troppo successo, anche quest’anno le scuole sono chiuse, tranne in alcuni casi dove sono in corso progetti specifici.

 

«Eppure gli strumenti ci sono, la direttiva del 1997 è chiara. Ma, come spesso accade in Italia – spiega Mario Rusconi, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Presidi – quel provvedimento fu una delle solite grandi dichiarazioni di intenti e professioni di fede rimaste senza contenuti. I bidelli lavorano in estate, gli addetti alla segreteria e i presidi anche. Per garantire una vera assistenza agli studenti sarebbe necessario rimodulare l’orario di servizio (scuole aperte) degli insegnanti e prevedere un impiego dei giovani precari. Da questo dipende la possibilità di riempire di contenuti le scuole che già comunque sono aperte».

 

Le paure dei genitori

I contenuti sono anche la preoccupazione dei genitori. «Non vogliamo che le scuole diventino un parcheggio», spiega Rosaria Danna, presidente dell’Age, associazione italiana genitori. Il timore è anche un altro, secondo Angela Nava Mabretti, presidente del Coordinamento Genitori Democratici: «Se le scuole restano aperte e a farsene carico sono le associazioni in convenzione come già avviene in molti casi, il rischio è che tutto questo ci porti in una giungla. È necessario che si stabiliscano delle regole su chi e come può occuparsi degli studenti. Ci devono essere linee guida chiare per evitare che si creino spiacevoli incidenti».

 

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Linee guida maturità alunni diversamente abili

Esame di Stato per alunni disabili: le prove scritte devo essere equipollenti.

Criteri conduzione colloquio. La guida

 

Le prove d’esame per i candidati con disabilità devono essere predisposte secondo le disposizioni previste nel DPR n.323 del 23 luglio 1998, come chiaramente citato nell’art.22 dell’OM n.257/2017.

In base all’art.6 del citato DPR la commissione d’esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all’assistenza prevista per l’autonomia e la comunicazione, predispone per i candidati con disabilità prove equipollenti a quelle assegnate agli altri candidati.

Le prove equipollenti, in coerenza con il PEI, possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o modalità diverse, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti, ma comunque atti a consentire la verifica degli obiettivi di apprendimento previsti dallo specifico indirizzo di studi, al fine del rilascio del relativo diploma.

Per la predisposizione delle prove d’esame e nel corso del loro svolgimento, la commissione d’esame può avvalersi di personale esperto; a tal fine la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori che hanno seguito l’alunno durante l’anno scolastico.

Il docente di sostegno e le eventuali altre figure a supporto dell’alunno con disabilità vengono nominati dal Presidente della commissione sulla base delle indicazioni del documento del consiglio di classe, acquisito il parere della commissione.

Per i candidati non vedenti, i testi della prima e della seconda prova scritta, se le scuole lo richiedono, sono trasmessi dal Ministero anche in codice Braille.

Per i candidati che non conoscono il codice Braille è possibile richiedere ulteriori formati (audio e/o testo), autorizzando anche la utilizzazione di altri ausili idonei, abitualmente in uso nel corso dell’attività scolastica ordinaria.

Per i candidati ipovedenti i testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi in conformità alle richieste delle singole scuole le quali indicano su apposita funzione SIDI tipologia, dimensione del carattere e impostazione interlinea.

Per tutte le prove in formato speciale, come chiarisce l’art.22 comma 7 dell’OM n.257/2017, le scuole dovranno dare comunicazione anche alla Struttura Tecnica Esami di Stato via mail all’indirizzo seguente: segr.servizioisp@istruzione.it

Il tempo a disposizione per le prove scritte e il tempo da dedicare al colloquio d’esame, per i candidati con disabilità, deve rispettare quanto prevede il comma 8 del succitato art.22, in sintonia con l’art.6 del DPR n.323/1998

E’ possibile, quindi, prevedere tempi più lunghi nell’effettuazione delle prove scritte, anche in modalità grafica o scrittografica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, e del colloquio, come previsti dall’art.16 comma 3 della legge n. 104/1992, purché questo non comporti un maggior numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami. In casi eccezionali, la commissione, tenuto conto della gravità della disabilità, della relazione del consiglio di classe, delle modalità di svolgimento delle prove durante l’anno scolastico, può deliberare lo svolgimento di prove equipollenti in un numero maggiore di giorni.

Per quanto concerne lo svolgimento dell’esame di Stato, la sua valutazione e il titolo conseguito, è possibile differenziare i candidati con disabilità che hanno seguito una programmazione per obiettivi minimi, dai candidati con disabilità che hanno seguito una programmazione differenziata.

Nel primo caso, come precedentemente indicato la programmazione seguita come previsto nel P.E.I., conforme alle Linee guida e alle Indicazioni nazionali, consente ai candidati di sostenere l’esame anche mediante prove equipollenti e tempi più lunghi e determina l’acquisizione del titolo di studio (diploma conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore)

Nel secondo caso, i candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato, sempre in base al P.E.I., e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale Piano possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio di un attestato dove devono essere inseriti tutti gli elementi informativi indicati nel DPR n. 323/1998.

Nell’art.13 del succitato DPR si stabilisce, infatti, quanto segue: “Qualora l’alunno in situazione di handicap ha svolto un percorso didattico differenziato e non abbia conseguito il diploma attestante il superamento dell’esame, riceve un attestato recante gli elementi informativi di cui al comma 1”

Gli elementi informativi ai quali si fa riferimento e che devono essere indicati nell’attestato, sono i seguenti:

  • l’indirizzo e la durata del corso di studi
  • la votazione complessiva ottenuta
  • le materie di insegnamento ricomprese nel curricolo degli studi con l’indicazione della durata oraria complessiva destinata a ciascuna
  • le competenze, le conoscenze e le capacità anche professionali acquisite in relazione alla programmazione seguita
  • i crediti formativi eventualmente documentati in sede d’esame.

Questi candidati sostengono l’esame con prove scritte differenziate i cui testi sono elaborati dalle commissioni sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe.

I suddetti alunni, qualora non svolgano una o più prove scritte, sono ammessi alla prova orale, con l’indicazione sul tabellone esclusivamente dei risultati delle prove scritte effettivamente sostenute, rapportati in quarantacinquesimi. Il punteggio complessivo delle prove scritte risulterà a verbale e potrà essere calcolato in automatico con l’utilizzo dell’applicativo “Commissione web” o, in alternativa, determinato proporzionalmente.

Per tutti i candidati con disabilità, il riferimento all’effettuazione delle prove equipollenti o differenziate deve essere indicato solo nell’attestazione di cui all’articolo 13 del D.P.R. n. 323/1998 e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto.

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Stress da esami ?

Il secondo semestre sta finendo e con il pensiero siete già al tour de force a cui vi costringerà l’incombente sessione estiva.Questo vi procura non pochi mal di pancia, un po’ di insonnia ed anche un certo bisogno di mangiare ad ogni ora del giorno. Lo stress è arrivato e voi siete le sue vittime. Ma come ridurlo in maniera da affrontare con più tranquillità lo studio in vista degli esami?

EUSTRESS E DISTRESS – Lo stress altro non è che una sindrome in risposta ad una serie di eventi che mettono sotto pressione, come appunto possono essere gli esami. Può essere positivo o negativo. Nel primo caso ci troviamo di fronte all’Eustress, ossia a quello stress che convogliamo in energie produttive che, carichi di adrenalina, ci permettono di lavorare, studiare e svolgere tutte quelle attività che facciamo quotidianamente. In pratica, questo tipo di stress è indispensabile alla vita. Nel secondo caso, invece, ci troviamo di fronte al Distress, lo stress cattivo che ci fa sentire continuamente sotto pressione causandoci malesseri emotivi e fisici.

 

DISTRESS, COME RIDURLO? – A questo punto diventa lampante che dovete fare in modo che tutto il vostro stress diventi Eustress. Ma come? Semplice, attuando tutta una serie di comportamenti atti a ridurre il Distress e a farvi vivere serenamente il periodo di studio che vi separa dagli esami. Prima di tutto dovete:

  1. Evitare di fare accumulare lo studio negli ultimi giorni che vi separano dalla data dell’esame: organizzatevi, create una piccola tabella di marcia ed iniziate a studiare già da ora sui vostri appunti;
  2. Fate delle pause: aiutano la mente a non affaticarsi troppo e ad ossigenarsi. Stare tutto il giorno chini sui libri non giova alla vostra salute, quindi spezzate i momenti di studio e, perché no, concedetevi una breve vacanza per recuperare le energie tra la fine del semestre e l’inizio della sessione estiva. Per esempio, potreste partire per una gita di un giorno se non addirittura per un week-end e recuperare le forze al mare, in una città d’arte, tra i boschi o in un agriturismo. Tornerete a studiare meno stressati e più forti di prima;
  3. Alternate i momenti di studio individuale a quello in compagnia: ripetere le nozioni e gli argomenti studiati insieme ai propri amici di corso rende lo studio meno pesante e più semplice. Inoltre, condividere la vostra “pena” con i vostri compagni di sorte vi aiuterà ad allentare la tensione tipica dello stress;

 

  1. Mangiare, ma correttamente: lo stress spesso ci porta a cercare qualcosa da sgranocchiare in diverse ore del giorno e, spesso, anche della notte. Questo non fa bene né alla nostra alimentazione, né alla nostra forma fisica. Se proprio non riuscite a frenare il bisogno di aver qualcosa da masticare, almeno mangiate tutti quei cibi utili a ridurre lo stress: pesci grassi, salmone, verdure a foglia verde scuro, manzo, legumi e cereali integrali sono i cosiddetti “cibi del buonumore”;
  2. Fate attività sportiva: una corsa al parco, una passeggiata o un pomeriggio in palestra aiutano il corpo a scaricare la tensione;
  3. Evitate alimenti stimolanti: dite no al troppo caffè, al the e alle sigarette che, se usati in eccesso, non fanno altro che aumentare il vostro livello di stress negativo.

 

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I Migliori Atenei Italiani

Come ogni anno  per gli studenti  arriva il momento della scelta dell’Università. Qual è l’ateneo migliore  in cui studiare? Si chiederanno a breve i ragazzi. Per rispondere a questa domanda può essere utile consultare le varie classifiche che ogni anno mettono a confronto le diverse università italiane tra cui, anche quest’anno, spicca quella stilata dal Sole 24 Ore, un appuntamento davvero imperdibile per chi ha bisogno di un po’ di orientamento e non solo.

La classifica delle università si legge su internet: sono disponibili online, da lunedì 9 gennaio, i dossier di documentazione, con tutti i dati di base in formato excel aperto, sulla base dei quali sono stati costruiti i 12 indicatori, dall’attrattività alla sostenibilità. dalla mobilità internazionale ai voti degli studenti. Le classifiche sono state anticipate sul Sole 24 Ore del 2 gennaio: nella versione digitale consentono ora ai lettori di esaminare in dettaglio ognuno dei 12 indicatori e anche di modificarne il peso relativo ai fini delle graduatorie complessive.

Dai punteggi dei singoli indicatori sono state infatti ricavate due classifiche parziali e una classifica generale:

la prima classifica parziale è dedicata alla didattica e utilizza i primi nove indicatori (attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, voto degli studenti e occupazione);

la seconda è invece relativa alla ricerca e deriva dagli altri tre indicatori (qualità della produzione scientifica, competitività della ricerca, qualità dei dottorati).

Il punteggio attribuito a ogni ateneo in queste due classifiche è dato dalla somma dei punteggi ottenuti nei singoli indicatori, diviso per il numero di indicatori a cui l’ateneo partecipa.

La graduatoria generale, infine, è stata realizzata calcolando la media dei punteggi ottenuti da ogni ateneo nelle due classifiche parziali relative a didattica e ricerca. Sia i dodici indicatori sia le classifiche finali sono distinte per università statali e università non statali. L’elaborazione presentata il 2 gennaio sul Sole 24 Ore ha assegnato il primo posto a Verona per gli atenei statali (seguita da Trento e, al terzo posto, la coppia Politecnico di Milano e Bologna), mentre per le non statali i primi tre posti sono andati alla Luiss, alla Bocconi e al San Raffaele.

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Libera la parola

Fonte : http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dettaglio-news/-/dettaglioNews/viewDettaglio/42363/11210

 

Via il concorso per studenti di Miur, Fnsi e Festival dei Diritti Umani.

La Federazione nazionale della stampa italiana, in collaborazione con il Miur e il Festival dei Diritti umani, indice il concorso giornalistico “Libera la parola”.

L’iniziativa propone agli studenti delle scuole superiori di cimentarsi con un elaborato giornalistico scritto, radiofonico, televisivo. Il migliore lavoro di ciascuna delle tre categorie sarà scelto da una giuria e pubblicato sulle testate partner del concorso. “Libera la parola” è rivolto a tutte le scuole secondarie di II grado italiane e può contare sulla partnership di grandi testate: Corriere della Sera, RaiNews24 e Radio Popolare. La partecipazione è gratuita.

Il tema da trattare è la libertà d’espressione. Per ispirarsi c’è l’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che contiene tutti gli elementi di contesto e di attualità utili alla compilazione di un elaborato giornalistico: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.

Gli elaborati dovranno pervenire alla giuria entro il 15 marzo 2017, attraverso l’apposita sezione sul sito www.festivaldirittiumani.it, dove sono anche disponibili tutte le informazioni utili ai partecipanti.

Grazie alla collaborazione con Articolo21 – Milano, all’interno dello stesso sito saranno pubblicate interviste a importanti giornalisti che forniranno a studenti e insegnanti spunti e consigli su come affrontare la produzione di un articolo di giornale, previsto tra l’altro tra le tracce delle prove dell’Esame di maturità.

La premiazione avverrà nel corso della seconda edizione del Festival dei Diritti Umani, dal 2 al 7 maggio 2017, alla Triennale di Milano.

 

 

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Maturità 2017

Maturità 2017

Date di inizio :

  • Prima prova : mercoledì 21 giugno
  • Seconda prova : giovedì 22 giugno
  • Terza prova: lunedì 26 giugno

Prima prova sarà uguale per tutti :

  1. Analisi del testo
  2. saggio breve
  3. Tema storico
  4. Tema di attualità

Seconda prova diversa per ogni indirizzo di studio :

I Licei
Le materie per la seconda prova sono: Latino al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Matematica al Liceo scientifico – opzione Scienze Applicate; Lingua straniera 1 al Liceo linguistico; Scienze umane al Liceo delle scienze umane; Diritto ed economia politica al Liceo delle scienze umane – opzione Economico sociale; Discipline artistiche e progettuali, caratterizzanti l’indirizzo di studi nel Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione al Liceo musicale; Tecniche della danza al Liceo coreutico;

Gli Istituti tecnici
Tra le materie scelte per i Tecnici: Economia aziendale per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing; Discipline turistiche e aziendali per il Turismo; Impianti energetici, disegno e progettazione per l’indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia – articolazione Energia; Struttura, costruzione, sistemi impianti del mezzo per l’indirizzo Trasporti e  Logistica; Topografia per l’indirizzo Costruzioni, Ambiente e  Territorio.

Gli Istituti professionali
Tra le materie scelte per i Professionali: Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera – articolazione Enogastronomia; Tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo Servizi commerciali; Tecniche di produzione e di organizzazione nell’indirizzo Produzioni industriali e artigianali – articolazione Industria; Linguaggi e tecniche della progettazione e comunicazione audiovisiva per l’indirizzo Produzioni industriali e artigianali – articolazione Industria, opzione Produzioni audiovisive.

Sulla pagina del sito del Miur dedicata all’Esame di Stato (http://www.istruzione.it/esame_di_stato/index.html) è disponibile l’elenco di tutte le materie. È disponibile anche l’elenco delle discipline affidate a commissari esterni.

Per sapere le materie commissari esterni  http://www.studenti.it/materie-commissari-esterni-maturita-2017-uscita-miur.html

Terza prova sarà preparata dalla commissione .

Ultimo ostacolo la prova orale .

Il Centro Studi G.Parini vi augura un buon lavoro

 

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Sotto l’albero al Parini.

Sotto l’albero al Parini

  • Preparazioni  Universitarie                                :             30 euro/ora    ( iva se dovuta)
  • Per ripetizioni, recupero materie e doposcuola :             20 euro/ora    ( iva se dovuta)
  • Ulteriori sconti per l’acquisto di un pacchetto di ore e lezioni di gruppo .

 

  • Tariffe e servizi didattici  :

a) 10 ore (lezioni per materie di scuola media inferiore e superiore) –>  180 € ( iva se dovuta)

b) 10 ore (lezioni universitarie )                                                          –>  280 €  ( iva se dovuta)

 

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Per questo autunno, il Parini propone .

Per questo autunno, il Parini propone

E’ finalmente arrivato l’autunno in casa Parini e con lui grosse iniziative a partire da novembre!

Attivi INCONTRI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA PER STRANIERI, con l’accesso libero a tutti i livelli, organizzando corsi individuali o collettivi durante il pomeriggio o nelle ore serali. Queste lezioni saranno sia di lingua scritta che parlata autenticate con l’ attestato di frequenza.

Rimanendo in abito linguistico, ricordiamo i nostri corsi di lingue individuali o di gruppo (Spagnolo, Francese, Tedesco, Inglese e Cinese), full immersion linguistico- anche nel weekend- basato su colloqui con riferimento pretico a lessico e formule legate alla pratica quotiana corrente. Il corso è aperto a tutti, turisti, viaggatori, curiosi. Le lezioni possono essere, anche concentrate per operatori e agent commerciali con approfadimenti commerciali.