Stress da esami ?

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Stress da esami ?

Il secondo semestre sta finendo e con il pensiero siete già al tour de force a cui vi costringerà l’incombente sessione estiva.Questo vi procura non pochi mal di pancia, un po’ di insonnia ed anche un certo bisogno di mangiare ad ogni ora del giorno. Lo stress è arrivato e voi siete le sue vittime. Ma come ridurlo in maniera da affrontare con più tranquillità lo studio in vista degli esami?

EUSTRESS E DISTRESS – Lo stress altro non è che una sindrome in risposta ad una serie di eventi che mettono sotto pressione, come appunto possono essere gli esami. Può essere positivo o negativo. Nel primo caso ci troviamo di fronte all’Eustress, ossia a quello stress che convogliamo in energie produttive che, carichi di adrenalina, ci permettono di lavorare, studiare e svolgere tutte quelle attività che facciamo quotidianamente. In pratica, questo tipo di stress è indispensabile alla vita. Nel secondo caso, invece, ci troviamo di fronte al Distress, lo stress cattivo che ci fa sentire continuamente sotto pressione causandoci malesseri emotivi e fisici.

 

DISTRESS, COME RIDURLO? – A questo punto diventa lampante che dovete fare in modo che tutto il vostro stress diventi Eustress. Ma come? Semplice, attuando tutta una serie di comportamenti atti a ridurre il Distress e a farvi vivere serenamente il periodo di studio che vi separa dagli esami. Prima di tutto dovete:

  1. Evitare di fare accumulare lo studio negli ultimi giorni che vi separano dalla data dell’esame: organizzatevi, create una piccola tabella di marcia ed iniziate a studiare già da ora sui vostri appunti;
  2. Fate delle pause: aiutano la mente a non affaticarsi troppo e ad ossigenarsi. Stare tutto il giorno chini sui libri non giova alla vostra salute, quindi spezzate i momenti di studio e, perché no, concedetevi una breve vacanza per recuperare le energie tra la fine del semestre e l’inizio della sessione estiva. Per esempio, potreste partire per una gita di un giorno se non addirittura per un week-end e recuperare le forze al mare, in una città d’arte, tra i boschi o in un agriturismo. Tornerete a studiare meno stressati e più forti di prima;
  3. Alternate i momenti di studio individuale a quello in compagnia: ripetere le nozioni e gli argomenti studiati insieme ai propri amici di corso rende lo studio meno pesante e più semplice. Inoltre, condividere la vostra “pena” con i vostri compagni di sorte vi aiuterà ad allentare la tensione tipica dello stress;

 

  1. Mangiare, ma correttamente: lo stress spesso ci porta a cercare qualcosa da sgranocchiare in diverse ore del giorno e, spesso, anche della notte. Questo non fa bene né alla nostra alimentazione, né alla nostra forma fisica. Se proprio non riuscite a frenare il bisogno di aver qualcosa da masticare, almeno mangiate tutti quei cibi utili a ridurre lo stress: pesci grassi, salmone, verdure a foglia verde scuro, manzo, legumi e cereali integrali sono i cosiddetti “cibi del buonumore”;
  2. Fate attività sportiva: una corsa al parco, una passeggiata o un pomeriggio in palestra aiutano il corpo a scaricare la tensione;
  3. Evitate alimenti stimolanti: dite no al troppo caffè, al the e alle sigarette che, se usati in eccesso, non fanno altro che aumentare il vostro livello di stress negativo.

 

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I Migliori Atenei Italiani

Come ogni anno  per gli studenti  arriva il momento della scelta dell’Università. Qual è l’ateneo migliore  in cui studiare? Si chiederanno a breve i ragazzi. Per rispondere a questa domanda può essere utile consultare le varie classifiche che ogni anno mettono a confronto le diverse università italiane tra cui, anche quest’anno, spicca quella stilata dal Sole 24 Ore, un appuntamento davvero imperdibile per chi ha bisogno di un po’ di orientamento e non solo.

La classifica delle università si legge su internet: sono disponibili online, da lunedì 9 gennaio, i dossier di documentazione, con tutti i dati di base in formato excel aperto, sulla base dei quali sono stati costruiti i 12 indicatori, dall’attrattività alla sostenibilità. dalla mobilità internazionale ai voti degli studenti. Le classifiche sono state anticipate sul Sole 24 Ore del 2 gennaio: nella versione digitale consentono ora ai lettori di esaminare in dettaglio ognuno dei 12 indicatori e anche di modificarne il peso relativo ai fini delle graduatorie complessive.

Dai punteggi dei singoli indicatori sono state infatti ricavate due classifiche parziali e una classifica generale:

la prima classifica parziale è dedicata alla didattica e utilizza i primi nove indicatori (attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, voto degli studenti e occupazione);

la seconda è invece relativa alla ricerca e deriva dagli altri tre indicatori (qualità della produzione scientifica, competitività della ricerca, qualità dei dottorati).

Il punteggio attribuito a ogni ateneo in queste due classifiche è dato dalla somma dei punteggi ottenuti nei singoli indicatori, diviso per il numero di indicatori a cui l’ateneo partecipa.

La graduatoria generale, infine, è stata realizzata calcolando la media dei punteggi ottenuti da ogni ateneo nelle due classifiche parziali relative a didattica e ricerca. Sia i dodici indicatori sia le classifiche finali sono distinte per università statali e università non statali. L’elaborazione presentata il 2 gennaio sul Sole 24 Ore ha assegnato il primo posto a Verona per gli atenei statali (seguita da Trento e, al terzo posto, la coppia Politecnico di Milano e Bologna), mentre per le non statali i primi tre posti sono andati alla Luiss, alla Bocconi e al San Raffaele.

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